LA SCUOLA E' UN SOGNO...

Cosa sarebbe la scuola se dal diario segreto di un'alunna, come dalla lampada magica di Aladino, uscisse fuori un genietto o un Ariel shakespeariano o un pifferaio magico che per una mattina fosse disposto a dilatare il perimetro dell‘aula, mettendo davvero il cielo in una stanza, o ad accelerare la corsa delle lancette dell'orologio, come se nell'arco di poche ore volasse via in quel cielo tutto un anno scolastico? La nostra alunna rilegge il suo diario davanti al pubblico, e il diario diventa fra le sue mani come un cannocchiale impugnato alla rovescia: l’anno scolastico, che non e ancora 'passato prossimo’ , si allontana in un passato remoto un po' favoloso, un po' onirico, sicuramente irripetibile. Mentre il pifferaio con le sue magie musicali soffia vita vera dentro i fantasmi della vita sognata e rievoca ciò che si sarebbe voluto vedere almeno una volta e non è mai accaduto, Maria, la sognatrice, l'autrice del diario segretissimo sperimenta, attraverso l’ilarità e la nostalgia, la dimensione prepotentemente soggettiva del tempo, il segreto del tempo interiore che non corrisponde al tempo dell'orologio: quanto quest’ultimo sembra talvolta che non passi mai, tanto la percezione del tempo che è propria dell'anima si trasforma in un alito di vento, in un soffio di flauto che si porta via in un gorghéggio, a poco a poco, l'età dei sogni, l'adolescenza. Forse é proprio questo il messaggio e l'insegnamento del pifferaio? Il tempo è un tesoro al quale solo noi possiamo attribuire il suo inestimabile valore. Non solo: ridendo cordialmente sulle pagine di un diario birichino 'proiettate' su un palcoscenico, si può imparare a non sopravvalutare i propri sogni e a non sottovalutare la realtà; si può ripensare con simpatia e gratitudine all‘esperienza che si é vissuta comprendendo meglio che le "cose magiche" non accadono solo nella scuola dei sogni, ma anche in quella della realtà: basta che ci siano occhi capaci di vederle.  I vostri.